Ecco un piatto classico veneto che, secondo tradizione, si consuma il Venerdì Santo, giorno di magro. Si tratta di una ricetta che comunque viene ripresa, con varianti locali, in tutte le regioni italiane dove i bigoli veneti ( spaghetti grossi e rugosi, all’uovo e lavorati al torchio) vengono sostituiti da spaghetti o bucatini ( con l’aggiunta di pinoli, uvetta, finocchietto ecc..)
La vostra spesa per 4 persone: 320 g di bigoli – 50 g. (6-8) sardine, sarde o alici sotto sale –
1 cipolla bianca grande – sale e pepe q.b. – 50 ml.olio extra vergine di oliva
Lavate più volte le sardine sotto sale, cambiando l’acqua un paio di volte e poi lasciatele immerse in un poco di acqua per ammorbidirle.
Mettete sul fuoco una pentola d’acqua capiente, salata.
Preparate un soffritto con olio e cipolla tagliata molto fine, aggiungete le sardine sminuzzate in piccoli pezzi e mescolatele insieme alla cipolla in modo che si sciolgano.
Quando la cipolla sarà colorita abbassate la fiamma, aggiungete qualche cucchiaio d’acqua finchè le sardine siano ben disfatte.
Cucinate i bigoli nell ’acqua, scolateli ( tenete a parte un bicchiere di acqua di cottura)
Buttate i bigoli nella padella, mescolate, se necessario bagnate con un po’ d’acqua di cottura fino a che si formi una salsa cremosa. Lasciate riposare coperto per mezzo minuto e servite, preferibilmente su piatti caldi, con una spolverata di pepe nero.
Vino consigliato: Vespaiolo di Breganze DOC Maculan